— Monkey Business/advertising in the jungle

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Novembre 2007 Monthly archive

La scorsa settimana ho avuto il privilegio di parlare davanti a una ventina tra i più importanti direttori marketing italiani sul tema “Come fare marketing su Internet”.

Era la mia prima presentazione del genere, e sono molto grato all’Associazione degli Studi Aziendali e Manageriali dell’Università Cattolica per avermi invitato.

Ho subito precisato (seconda slide della presentazione) che… non lo so.

E non solo per mia scarsa preparazione, ma anche perché volevo far passare il messaggio che – secondo me – il marketing così come lo conosciamo non si può “fare su internet”.

Credo infatti sia indispensabile, per chiunque consideri una strategia multicanale (comprensiva naturalmente del web) considerare che la rete non è un fatto a sé, ma uno dei tanti modi per aiutare la strategia attraverso un inedito rapporto con i propri consumatori.

La vera presentazione, infatti, inizia dalla terza slide, che recita:
Come lavorare su un nuovo rapporto marca-consumatori per mezzo della rete.

Buona visione! (durata: 1 minuto).

(E se alla fine ne avete voglia, ditemi se è stato un minuto utile o meno, così la prossima volta mi regolo!…).

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E’ finalmente pronta la nuova presentazione di agenzia. Questa è la prima slide: la pubblicità è una cosa seria.

Più approfondisco i temi della comunicazione digitale e i nuovi modi che hanno le marche di rapportarsi ai consumatori (blog, social media, iniziative varie di marketing dell’ascolto) più mi rendo conto di quanto la pubblicità sia… una cosa seria, appunto, da affrontare con approcci di marketing ben saldi, sempre pronti a valutare il nuovo, ma fortissimi nella coscienza della propria identità e del proprio posto nel mercato.

La pubblicità (la classica pagina, lo spot radio o tv) continua ad essere un momento insostituibile di catalizzazione di contenuti, l’unico capace di creare una mitologia della marca/prodotto in modo forte e immediato.

Certo, occorre affidarsi all’agenzia giusta… 😉

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